Che cos'è?

Il Car Sharing è un  servizio di mobilità sostenibile.  Con un abbonamento annuale e attraverso una prenotazione, consente di muoversi liberamente senza dover possedere un'auto di proprietà, senza le spese e gli oneri di gestione, ma condividendo l'uso di un parco vetture distribuito sulla città. La stessa vettura è messa a disposizione di più utenti iscritti al servizio e quindi usata singolarmente da più persone, in momenti differenti nell'arco della giornata.

L'auto scelta, da un utilitaria ad un furgone, si può utilizzare 24 ore su 24, giorno e notte, 365 giorni l'anno, ogni volta che si vuole. Si può utilizzare per il tempo che serve, prenotandola con un anticipo minimo di 15 minuti, da un minimo di un'ora ad un massimo di 72 ore.

A chi conviene

  • A chi è interessato ad avere sempre la vettura giusta per le attività che vuole svolgere
  • A chi non può sostare durante i blocchi del traffico e le targhe alterne
  • A chi non vuole o non puo' possedere un auto ma non ci vuole rinunciare  
  • A chi utilizza l'auto per meno di 10.000 Km  all'anno
  • A chi paga un posto auto mensile superiore a  € 120
  • A chi non vuole avere problemi di parcheggio in città
  • A chi non vuole interessarsi più all'assicurazione, bollo e riparazioni
  • A chi ha bisogno di cambiare tipo di vettura

Questo è il Car Sharing offerto dalla città di Roma. Altre città offrono opportunità simili. Noi invece, vorremmo modificare questa opportunità/offerta stimolando i nostri lettori a dividere le spese di un viaggio in auto con altri viaggiatori diretti lungo lo stesso tragitto (es.: una persona diretta con la propria auto a Milano, offre di dividere le spese di viaggio con altri viaggiatori diretti a Pescara, Ancona, Bologna o Milano). A tal proposito ecco un articolo/inchiesta di come si può viaggiare, dividenso le spese, in Francia.

 

22/10/2013 - tendenze

Viaggiare in auto dividendo le spese

In Francia e’ boom del “covoiturage”

Il sito blablacar.fr è fra la start-up di maggior successo degli ultimi anni: gli iscritti sono oltre 3 milioni

Il caro benzina, i biglietti sempre più costosi, i pedaggi e gli scioperi obbligano i cittadini a organizzarsi.
E si scopre che si divertono di più

E’ l’ennesimo sintomo della crisi. Ma anche la risposta «fai-da-te» dei consumatori stritolati dai prezzi, nuova variazione sul tema dell’«economia collaborativa» oppure di quello che i francesi chiamano il «systeme D» (da «se débrouiller» o, meglio, «se démerder»), a riprova che l’«arte dell’arrangiarsi» non è un’esclusiva italiana. 

Fatto sta che, contro il caro benzina, i biglietti del treno costosi, i pedaggi, gli scioperi e gli altri flagelli del viaggiatore, in Francia è boom del «covoiturage», insomma il viaggio in macchina dividendone le spese. Naturalmente, anche qui galeotto è Internet, in particolare il sito blablacar.fr, la start-up di maggior successo degli ultimi anni: 500 mila iscritti nel 2010, un milione nell’11, due nel ‘12, tre nel ‘13. L’idea l’ha avuta un cervellone, Frédéric Mazzella, con un diploma di Fisica alla Scuola normale superiore di Parigi e precedenti lavori alla Nasa e in Giappone. Rientrato in Francia, una brutta vigilia di Natale non trovò posto sul treno per rientrare in famiglia in Vandea. Invece di imprecare (oppure: oltre a imprecare), ci pensò su e decise di lanciare un sito di «covoiturage». Dicendosi: «Non è possibile che un’idea così semplice non sia mai stata messa in pratica». 

Detto fatto: su blablacar.fr si incontra chi deve fare lo stesso viaggio. Uno ci mette la macchina e il sito stabilisce quanto costa il passaggio per chi è interessato ad approfittarne, a seconda di distanza e partecipanti. I vantaggi sono molti. Il primo, evidentemente, è che si spende poco, e in ogni caso meno che viaggiando da soli o in treno. Mediamente, un Parigi-Nancy costa 25 euro, un Parigi-Rennes 22, un Parigi-Bordeaux 30, un Tolosa-Barcellona idem, un Lione-Torino 40.  

Poi, i vantaggi accessori. Se i ferrovieri scioperano non ti scippano il viaggio. Il percorso in compagnia è meno noioso di quello in solitaria. E, last but not least, riducendo il numero delle auto in strada si riduce anche l’inquinamento. Naturalmente, visto che non tutti sono (ben) disposti a mettersi in macchina uno o più sconosciuti, temendo magari conseguenze tipo «The Hitcher», sul sito compaiono anche la foto del conduttore, la sua esperienza nel «covoiturage», la valutazione dei passeggeri precedenti e perfino professione e soggetti d’interesse, così magari la conversazione fila più liscia. Unico tabù: chi guida non deve guadagnarci, come ha sentenziato la Corte di Cassazione, perché altrimenti si configura un trasporto commerciale clandestino. 

A parte questo, il risultato dell’esperimento blablacar.fr è un successo clamoroso, con 4 mila nuove iscrizioni al giorno. «Trasportiamo 600 mila passeggeri al mese in Europa, il che equivale a 1.500 Tgv pieni - dice Mazzella al quotidiano economico «Les Echos» -. Al ritmo attuale, saremo a 900 mila passeggeri mensili a fine anno, che corrispondono all’intero traffico dell’Eurostar». Carpooling, il sito di «covoiturage» più importante d’Europa, ha 4 milioni e mezzo di iscritti, ma per la maggior parte concentrati in Germania. 

Tanto va bene a blablacar.fr, che la Sncf, la Trenitalia francese, ha deciso di contrattaccare. Un anno fa, ha lanciato iDbus, un servizio di bus su lunga distanza con prezzi ridotti (e fissi, mentre sui treni francesi di regola prima prenoti meno paghi), tariffe famiglia (compri quattro e paghi tre) e accesso wi-fi. Non solo: Sncf ha lanciato anche un suo progetto di «covoiturage» in Ile-de-France per incentivare i suoi clienti a raggiungere le stazioni mettendo in comune la macchina. Ci voleva la crisi per far (ri)scoprire il piacere di viaggiare insieme.  

 

Pensateci! Organizzatevi! Comunicate attraverso la posta elettronica e ...... viaggiate dividendovi le spese!

BUON VIAGGIO!