Proposte di edilizia popolare da parte dell'Amministrazione Comunale.

31.01.2015 11:55

In data 28 maggio 2014 è entrata in vigore la L. n. 80/2014 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 28 marzo, n. 47, recante misure urgenti per l’emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per Expo 2015, pubblicata nella GU Serie Generale n. 121 del 27-5-2014.

In attuazione dell’art. 117, secondo comma, lettera m), della Costituzione, la Legge n. 80 del 23 maggio 2014 è finalizzata a perseguire la riduzione del disagio abitativo di individui e nuclei familiari svantaggiati attraverso l’aumento dell’offerta di alloggi sociali in locazione, senza consumo di nuovo suolo rispetto agli strumenti urbanistici vigenti, favorendo il risparmio energetico e la promozione, da parte dei Comuni, di politiche urbane mirate ad un processo integrato di rigenerazione delle aree urbanizzate e dei tessuti edilizi esistenti attraverso lo sviluppo dell’edilizia sociale.

Al fine del perseguimento dell’obiettivo dell’aumento dell’offerta di alloggi sociali in locazione, la Legge n. 80 del 23 maggio 2014, prevede tempi e modalità di adozione delle procedure idonee a garantire, anche attraverso lo stanziamento di risorse pubbliche e l’accelerazione dell’utilizzo delle risorse di cui all’art. 11, comma 3, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, l’incremento degli alloggi sociali.

Per cui possono essere ammessi interventi di recupero di immobili di proprietà comunale fatiscenti o da dismettere esistenti nelle periferie, oltre alla sostituzione edilizia mediante anche la totale demolizione dell’edificio e la sua ricostruzione con modifica di sagoma e diverso sedime nel lotto di riferimento comunque dotato di infrastrutture e servizi, nei limiti di quanto previsto dall’art. 30 del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98.

L’Amministrazione Comunale sensibile alle tematiche delle politiche sociali ed in riferimento a categorie di cittadini maggiormente esposte a situazioni di fragilità sociale (madri nubili, immigrati, situazioni di svantaggio socio-culturale), ravvisa la necessità di promuovere politiche abitative che possano soddisfare le esigenze delle suddette categorie di cittadini, quindi è volontà dell’Amministrazione Comunale incrementare il patrimonio immobiliare ad uso abitativo attraverso l’offerta di abitazioni di edilizia residenziale sociale, da realizzare nel rispetto dei criteri di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni inquinanti, con il coinvolgimento di capitali pubblici e privati, destinate prioritariamente a prima casa per:

a) nuclei familiari a basso reddito, anche monoparentali o monoreddito;

b) giovani coppie a basso reddito;

c) anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate;

d) soggetti sottoposti a procedure esecutive di rilascio;

e) altri soggetti in possesso dei requisiti di cui all’ articolo 1 della legge 8 febbraio 2007, n. 9;

f) immigrati regolari a basso reddito, residenti da almeno dieci anni nel territorio nazionale ovvero da almeno cinque anni nella medesima regione.

Il Comune di San Paolo di Civitate è proprietario di un immobile fatiscente, costituito da un terraneo esistente delimitato da due strade, via A. Manzoni e Via Caduti di tutte le Guerre, e per i restanti due lati con proprietà comunale. Detto immobile attualmente è destinato ad uso deposito per i mezzi e gli attrezzi comunali, pertanto l’area dove risulta ubicato l’immobile di cui sopra presenta un evidente degrado sia dal punto di vista strutturale che dal punto di vista sociale. Infatti il quartiere realizzato ai margini della città è privo di strutture ed infrastrutture trovando la sua connotazione tra quei quartieri definiti “dormitorio” con notevoli problemi socio-economici. Tale immobile necessita proporre un intervento di recupero di detto immobile da destinare ad edilizia sociale, attraverso la sostituzione edilizia mediante la totale demolizione dell’edificio e la sua ricostruzione, con modifica di sagoma nel lotto di riferimento, finalizzato anche alla rigenerazione di quella parte di città considerata periferia urbana, luogo fisicamente esterno alla città consolidata, reso marginale dai processi di sviluppo insediativo contemporanei e afflitto da gravi problemi di degrado fisico, sociale ed economico, per cui la realizzazione di opere pubbliche assume molta rilevanza in una fase di acuta crisi economica, per la possibilità che essa offre di portare a compimento in un certo tempo un programma di spesa pubblica mediante procedure semplici ed efficaci, e quindi di offrire sostegno all’occupazione e produrre effetti benefici sull’economia.

E' intenzione dell’Amministrazione Comunale accedere ai finanziamenti pubblici finalizzati ad aumentare l’offerta di abitazioni di edilizia residenziale, da realizzare nel rispetto dei criteri di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni inquinanti, rivolta alle categorie di cittadini maggiormente esposte a situazioni di fragilità sociale e questo Comune intende candidare a finanziamento un intervento di recupero dell’immobile fatiscente, costituito da un terreno esistente delimitato da due strade, via A. Manzoni e Via Caduti di tutte le Guerre, attualmente destinato ad uso deposito per i mezzi e gli attrezzi comunali, da destinare ad edilizia residenziale sociale, attraverso la sostituzione edilizia mediante la totale demolizione dell’edificio e la sua ricostruzione, per attuare la suddetta iniziativa occorre produrre una proposta progettuale finalizzata al recupero dell’immobile ubicato in via A. Manzoni angolo Via Caduti di tutte le Guerre, attualmente destinato ad uso deposito per i mezzi e gli attrezzi comunali, da destinare ad edilizia sociale, attraverso la sostituzione edilizia mediante la totale demolizione dell’edificio e la sua ricostruzione.

L'Ufficio Tecnico oberato di lavoro e con organico ridotto non può assolvere alla proposta progettuale di cui sopra, pertanto sussistono le condizioni previste dal 6° comma dell’art. 90 D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 per l’affidamento dell’incarico di progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, direzione dei lavori, misure e contabilità coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e esecutiva a soggetto esterno all’Amministrazione Comunale e per la progettazione occorre fare ricorso a professionalità esterne.