Inversione Iva, un'altra tegola si abbatte sulle agroenergie

03.02.2015 09:03

Dal 1° gennaio è entrato in vigore, anche per le agroenergie, il particolare meccanismo Iva dell’inversione contabile (o “reverse charge”).La legge di Stabilità ha esteso infatti tale meccanismo a una nuova serie di operazioni riguardanti i settori edile, della grande distribuzione, e appunto, nel settore energetico per le cessioni di gas e di energia elettrica (a un soggetto passivo rivenditore stabilito nel territorio dello Stato, la cui principale attività sia la rivendita di energia).

La novità interessa quindi tutti i produttori di energia elettrica, sia da fonte fotovoltaica che da biomasse, che effettuano cessioni al Gse, per le fatture emesse a partire dal 2015. L’applicazione del reverse charge in questo caso è prevista per un periodo di quattro anni dalla data di entrata in vigore della norma.

Il meccanismo dell’inversione contabile trasferisce gli obblighi di assolvimento dell’imposta dal produttore cedente l’energia all’acquirente (il Gse), in deroga al principio generale secondo il quale il venditore della merce emette fatture con l’Iva che poi versa all’Erario.
Il Gse, che riceve la fattura dall’agricoltore produttore di energia senza applicazione dell’Iva e con l’indicazione che si tratta di un’operazione soggetta a inversione contabile, integra il documento stesso, con l’aliquota e l’Iva, e lo annota sia nel registro delle vendite che in quello degli acquisti (l’operazione risulta così neutra ai fini della liquidazione Iva). In pratica, il Gse paga solo l’imponibile all’agricoltore produttore di energia. Si tratta di un meccanismo diverso sia dalle operazioni esenti sia dalle operazioni fuori campo Iva. L’obiettivo del meccanismo del reverse charge è quello di contrastare alcune forme di evasione nell’ambito Iva, in particolare quella realizzata con società che emettono fatture e scompaiono senza versarla all’Erario, dando la possibilità ad altre società di utilizzare il corrispondente credito Iva.

Per il produttore di energia, l’inversione contabile comporta un aspetto negativo dal punto di vista finanziario della liquidità, perché incassa meno (solo l’imponibile) e più facilmente realizza un credito Iva, per la monetizzazione del quale è necessaria un’apposita domanda di rimborso.